Descrizione
Qui il suono si fa più scuro e profondo: la ricerca del suono degli oggetti, del corpo, delle possibilità della voce, stavolta muta con un utilizzo più massiccio dell’effettistica, che rende il lavoro molto più vicino a sonorità sintetiche.
La dimensione domestica e percussiva degli oggetti presente in GiùBOX, si allarga per tipologia e dimensioni, divenendo anche industriale: alcune riprese sono state fatte in un oleificio (su grandi silos e barre di metallo) sfruttando il riverbero naturale dello spazio, mentre un’ altra traccia è costruita addirittura solamente coi pattern sonori utilizzati negli ospedali per la risonanaza magnetica.
La grande sorpresa sta nella lettura “andata e ritorno” del disco, infatti l’artista stesso suggerisce di ascoltarlo sia dalla prima all’ultima traccia,
che al contrario, tornando indietro dal nono brano al primo.
Ospiti:
in “Spira” Paolo Tofani
in “”Dr.One at 6:30 AM” John Egan
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